Titolo originale: Possessed
Data inserimento: 30/12/2008
Genere: Horror
Regista: Steven E. De Souza.
Produttore:
Attori: Timothy Dalton, Henry Czerny, Jonathan Malen, Michael Rhoades, Shannon Lawson, Christopher Plummer, Michael McLachlan, Richard Waugh, Piper Laurie. Formato Film TV,
Paese:USA
Anno produzione: 2000
Durata: 89 min.
Descrizione: Secondo dopoguerra, Stati Uniti, piena guerra fredda. Robbie, bambino undicenne, un giorno a scuola manifesta inquietanti doti telecinetiche e anomali segni di squilibrio psichico. Ai genitori non rimane che rivolgersi alla Chiesa: Padre McBride prima, e in seguito Padre Bowden, si rendono conto di trovarsi di fronte a un caso di possessione. La Chiesa, per evitare di minare la sua opera di modernizzazione, decide di eludere l'eco mediatica dell'evento affidando l'esorcismo all'inesperto Padre Bowden, che riuscirà nell'impresa. Malgrado il tentativo d'insabbiamento del Clero, la notizia farà il giro del mondo. Il paragone, per quanto improbo, è fatale. Dopo l'ineguagliabile capostipite sugli esorcismi ad opera di William Friedkin, i suoi evitabili sequel, prequel e persino parodie, questo Possessed non può che partire oppresso dall' inesorabile peso del raffronto; non sul piano tecnico dato che parliamo di un film per la televisione, ma narrativo. E dire che le premesse per l'emancipazione ci sono. Tratto dal libro di Thomas B. Allen, il film è basato sull'unico caso di esorcismo documentato dalla Chiesa negli U.S.A. Il contesto storico caratterizzato dai primi germogli della guerra fredda, il vano tentativo di censurare agli occhi del mondo l'accaduto per volontà del Vaticano, sono interessanti punti d'appoggio su cui, invece, il regista Steven E. de Souza inciampa. I rari cenni storici sono avulsi dal contesto o grotteschi, e quando la storia sembra addentrarsi nei cunicoli contorti del Clero americano, la regia fa marcia indietro nei prevedibili selciati del genere soft-horror. Le insicurezze di Padre Bowden (Timothy Dalton) descritte dai flashback di un passato sotto le armi di inizio film - un'eco dell'antefatto irakeno di Padre Merrin? - sono tutti cliché che accentuano il confronto con Friedkin. E come se non bastasse, ecco i monologhi da ventriloquo tra Robbie e la sua marionetta - Danny e il suo alter ego Tony? - palese rilettura di un altro "untouchable" in ambito metafisico quale Shining.